Vale la pena immaginare la bellezza della vita, anche quando è buia

Nel bel mezzo della mia esistenza, ho danzato tra le ombre del tempo, un’illusione eterea che sfugge alle mani avidamente tese dell’eternità. La mia vita è un dipinto sospeso nel crepuscolo, un’eco fuggente nell’infinità. Sono nato tra le note di un breve rintocco, un sospiro effimero nel grande concerto della vita. I giorni si srotolano come fili d’argento in una tela tessuta con la delicatezza dell’effervescenza. Ogni risata, ogni lacrima, sono frammenti di un sogno sfuggente. Le stagioni si alternano come attori di una pièce celeste, e io, un protagonista di passaggio, sento il mio respiro come un sussurro sottile tra le pagine di un libro aperto al vento dell’oblio. Le mie mani tentano di trattenere le stelle, ma esse scivolano via come sabbia dorata tra le dita. Nella fugacità della mia esistenza, ogni incontro è un riflesso di un amore che si dissolve nell’aria come nebbia mattutina. Le strade che percorro sono sentieri effimeri, tracciati con l’inchiostro dei giorni che si dissolvono nell’oceano dell’inesorabile. Eppure, in questa illusione di vita breve, trovo bellezza nell’effimero, nell’arte di essere danza nell’abisso del tempo. La mia esistenza è un’ombra giocante sulla parete del destino, un’illusione incisa nell’anima di chi ha occhi per vedere la magia di un istante. Così, mentre la mia vita si scioglie come petali al vento, resto un viandante consapevole della meraviglia di ogni passo, un’illusione di vita che afferra la bellezza nel fugace abbraccio dell’eternità.

– Francesco Ferlito 1BS