Seconda guerra d’indipendenza italiana

Ho voluto scrivere questa poesia-parodia per ricordare di una guerra (la seconda guerra d’indipendenza italiana) che spesso né viene ricordata né viene capita la sua importanza.
Seconda guerra d’indipendenza 29 aprile 1859-12 luglio 1859
A Plombieres Cavour e Napoleone
strinsero un’alleanza
ma, non essendo Gigi un cattivone,
non lui iniziò la danza.
Allora Cavour mandò sul confine
le truppe a spernacchiare
A ciò Francesco pose presto fine,
e la guerra fece iniziare.
Gyulay e i soldati calmi eran avanzati
ma, col suolo allagato,
si ritrovarono impantanati.
L’ingegner Noè era stato.
Letto un rapporto avevano compreso
di aver preso Torino
ma, a Vienna male avevano inteso:
avevan preso Trino!
Eran partite già feste e colombe
ma, capito lo sbaglio,
presto posarono le care trombe
per prendere un ventaglio.
Poi arrivò lesto coi rinforzi Gigi,
grazie ai treni veloci.
Qui cominciarono i giorni grigi
agendo come soci.
L’impero prese solo che batoste
fino al vecchio trapezio.
Le truppe lì furono ricomposte
e ci fu un bel screzio.
Francesco prese in carico l’armata
per via delle sconfitte.
Realizzarono, poi, un’accozzata
vicino a palafitte.
Vincere, avranno vinto i Giginiani
ma con perdite ingenti.
Dopo il bell’ armistizio gli italiani
rimasero irridenti.

Anonimo