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Chiusa in un limbo perenne.

Appesa ad un filo che vacilla tra vita e morte,

volteggi come uno di quegli angeli che tanto amavi.

Sei ancora sveglia?

Lotti ancora o sei abituata al tuo dolore?

Le uniche cose che ti tengono accesa sono ricordi e dolci voci che ti sussurrano dolci frasi.

“Amore mio”, bisbigliato con un filo di voce nell’orecchio.

Serenità eterna è ciò che ti auguro.

La stessa serenità che portavi con te ogni giorno.

Ripensandoci, lo stampo del tuo rossetto rosso sulla guancia mi piaceva molto.

A te, nonna.

Anonimo