Volo

Alzati in volo, memoria perduta,
aiutami con la tua misera presenza
a rialzarmi dalla grave caduta
ch’ora con forza l’animo mi sferza.


Lasciati guidare senza paura
dalla spinta del vento;
concedimi ancora, con cura,
di non scordare il conforto
lasciatomi da una giornata
vissuta con gran fretta,
con l’unico e solo desiderio
d’aprire il triste cuore mio,
e d’implorare con occhi fermi
di mai da lui separarmi.


Con speranza ciò chiesi,
accanto a lui, seduta sul prato,
e tra tanti sguardi tesi,
giurai lo avrei sempre amato.
Pietà l’universo mi concesse,
per la mia timida richiesta,
disperata ed onesta.
Consapevole mi diresse,
rasserenando la mia faccia,
direttamente tra le sue braccia.


Nemmeno alla mia morte
l’indelebile sensazione sparirà;
nemmeno l’arrivo della notte,
la nostalgia cancellerà,
del corpo che in aria si libra,
grazie al suo tocco delicato,
consumando ogni sua fibra,
ascoltando quel tono pacato,
che fin’ora solo puro piacere
all’interno mi aveva creato;
che in seguito sarebbe diventato
una mia eterna fonte di dolore.


Ed ora, al lieto ricordo
dei piccoli dettagli suoi,
con rimorso mi domando
cosa ci fosse di sbagliato tra noi
quando fumammo senza fretta
quella che sarebbe stata poi
la nostra ultima sigaretta.


Valentina Grigio, 3BL.