Pioggia silenziosa

Immagino la segreteria telefonica, i messaggi che non si inviano.
Il silenzio, il nulla…
Immagino te, e tutto questo.
Il mio silenzio.
Sono sparito, ma ora eccomi qui.
O forse, ora sono nuovamente diventato il silenzio. Non più quel tipo di vuoto
necessario al tempo, ma quel
niente insignificante nonostante io sia qui questa volta. Non è volontario. Forse, è diventato reale. Quello
spazio necessario di silenzio assordante…
Non ha mai smesso di piovere in questa stanza. Come non ho mai smesso di aspettarla, la pioggia, per
piangere assieme a qualcosa che non fosse una persona.
De André dice: “C’è chi aspetta la pioggia
Per non piangere da solo”
Chissà quante altre persone la aspettano…
I Ricordi, possono riprendere vita da qualche altra parte a noi ignota?
Se è così, vorrei solamente essere per un attimo una persona esterna ai miei ricordi, per guardarli un’ultima
volta da fuori.
Non voglio riviverli in prima persona, no. Perché sennò non sarebbero quel che sono stati.
Non è possibile però, è solo una cosa troppo malinconica accompagnata dalla mancanza di qualcosa forse.
Piangere, è liberatorio. Però, a volte la pioggia “arriva un po’ in ritardo” per farti compagnia nel mentre.
Quindi, non si aspetta più la pioggia per non piangere in solitudine. Piove e basta, anche senza di lei…

– Anonimo