Antipasto di Ballo

Dopo aver spostato il ballo di Natale e il rocambolesco torneo di calcetto, potremo considerare finalmente bandita la malignità di fortuna? Non si scherza quando si parla di Ballo di fine anno che, come da tradizione, si svolgerà nel classicheggiante giardino del Corradini, locus amoenus di fiducia dei nostri artisti di Viale Fiume. Nel mondo social è già bufera: snoccioliamo la questione.

Ma come mai così presto? Questa la domanda che ricorre tra gli scettici. La risposta è quasi scontata e proviene decisa dalla schiera maschile e non solo (Chicca Smanio e Claudia Scucchiaro dichiarano di aver già acquistato i biglietti). D’altronde parliamo dei due eventi clou che sanciscono la chiusura della stagione calcistica –finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan e finale di Champions League- che quest’anno si terranno entrambi in Italia. Ecco spiegata la scelta della data di Sabato 14 maggio con la 4BS, di ritorno da Napoli con una scorta di cornetti, già pronta a scongiuri ed improbabili danze per allontanare il maltempo che sembra aver interrotto quest’estate anticipata.

Ma cosa mi devo mettere? Questo forse il tasto più delicato e dibattuto. Le foto pubblicate dall’intraprendente Comitato Ballo sembrano aver mandato nel panico più totale un’intera generazione di fashion blogger. In realtà il tema è facilmente rispettabile, considerato che, con la storia de “Le Mille e una Notte”, vengono abbracciate le tradizioni di un’area vastissima: dall’Egitto all’India, dagli Urali alla Cina passando per l’antica Persia. Il problema allora dove sta? Lo scalpore sembra essere nato da inquadrature troppo strette e modelle troppo belle. La fotografa Maddalena Demba difende il suo diritto alla varietas compositiva ma al tempo stesso, quasi di fronte all’Inquisizione, si arrende alle esigenze popolari. In realtà le voci di corridoio girano e già in troppi hanno espresso la volontà di presentarsi con vesti da sceicco stile Al-Khelaifi e seguito di cammelli e schiave. Non si tratta di una discoteca con door selection ma attenti alle ire delle rappresentanti Margherita Slanzi e Asia Bressan, le prime a scagliare una lancia in favore della causa rosa. Non a caso, dunque, la storia di una fanciulla affascinante e perspicace che riesce a placare l’odio di un sovrano per il genere femminile.

Arriviamo però alla cocente querelle sull’elezione di Re e Reginetta. Dopo la rivolta delle primine per la loro esclusione pre-natalizia, il primo nome caldo proviene proprio dal basso: Beatrice Cecchini, che, dopo aver posato per la prevendita dell’evento, sembra essere in netto vantaggio sulle concorrenti. Simone Sadocco, contemporaneo genio dannato, sembra non essersi ancora ripreso dopo l’improvvisa richiesta del kebabbaro di passaggio di poter approfittare del suo set per la pubblicità del negozio. Fuori dai giochi dopo essersi iscritta al Comitato, Aurora Ambrosi lascia spazio a Giada, non più “sorella di”, ma semplicemente Maestri. Sembrano essersi poi distinte a Ballo con Emilio le nuotatrici Anna Canola e Camilla Randon (le bidelle purtroppo non rientrano nella classifica). Non dimentichiamo le veterane Silvia Marchesoni ed Irene Stellin. Per il Re è invece tutto uno scontro di barba. Guerra tra hipster: da un lato la coppia ignorante Alberto Piccolo, sovrano indiscusso del bar (beccato più volte a spasso con l’allegra Sara) ed Edoardo CheMacio Zago, direttamente dall’Agorà del Superuovo; dall’altro Gianluca Nalin, tritone che pare aver riscosso non poco successo al corso di disegno. Un po’ defilati rispetto al gruppone gli ancora sbarbati Pietro Sanguin, Matteo Bottaro e Riccardo De Santi. In pole position rimane Brus (alias Luca Targa), uomo partita della finalissima, decisa dal suo gol al cardiopalma. Dopo la sconfitta Andrea Pieressa sembra aver dichiarato: “Ci sta. Basta che non mi eleggiate re del ballo”.

A sancire un cambio di generazione concorre il big sound system affidato, dopo il successo di Natale, al Martin Garrix del Veneto, dai Paesi Bassi con furore, Bert Van Kesteren; al suo fianco la new entry DJ BB (sigla di Marco Barbin, certamente non sarà la maturanda Beatrice Bibi a suonare). Il tutto sarà ovviamente condito dalla band della scuola con i suoi esponenti, Dario Comparini e Giulia Pigafetta, già in grado di far emozionare al jam dell’autogestione.

A proposito di condimento, solito ricco buffet incluso con principale fornitore il buon vecchio Silvio. Proposta più allettante, e tra l’altro più che a tema, la collaborazione con Alì Kebab (la realizzazione di questa sembra, però, trovare qualche intoppo burocratico, basti pensare che la Brex ha bisogno di un’autorizzazione apposita solo per girare con i suoi 15 centimetri di cresta).

Special guests accertati gli AVA, costretti a separarsi per partecipare clandestinamente al torneo di calcetto (unica loro gioia la prestazione di una superba Giorgia Finco vista l’eliminazione ai giorni). Lo staff sta perciò contattando Simone Padoin, talismano juventino (vince un trofeo ogni sette presenze). Dal mondo web, invece, un po’ di incertezza: lo scugnizzo di “Saluta Andonio” o l’ormai affermato BelloFigoGu, pronto a renderci partecipi della sua “Chel vita”. Il Comitato non assicura nulla considerando che Andonio sarà all’Iper con gli amici ed un BelloFigoGu in fondo ce lo abbiamo già: Jacopo Bagno. Cresciuto a bignè ed ignoranza, in grado di far vibrare gli spalti del Redentore neanche fosse Anfield con il suo mancino, nel post partita ha rilasciato un’unica dichiarazione: “Sono veramente euforico!”.

I presupposti per chiudere in bellezza non mancano: approfittate dell’ingresso ridotto fino al 7 maggio. All’entrata ad attendervi le guardie Jacopo Furlan e Alberto Pillon, pronti a puntare alla testa dei manigoldi, prendere la mira e bam.

Presumibilmente per l’ultima volta vostro,

Tammeo Doscari

inchino