THE SCIENCE BEYOND STAR WARS – Impero e colonizzazione spaziale

 

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Carissimi lettori e lettrici di Rompipagina, quest’oggi parleremo del …(rullo di tamburi)… IMPERO!!! L’Impero Galattico nell’universo fantascientifico di Guerre stellari è un’istituzione politica fondata da Palpatine (il tipo brutto col cappuccio che spara fulmini, apparso per la prima volta nell’episodio V) che tenta di imporre il proprio dominio sui diversi pianeti e diventare in questo modo l’organismo più potente della famosa “galassia lontana lontana”. Per fare ciò l’Impero utilizza fondamentalmente due sistemi: da un lato distrugge quei pianeti ostili o ribelli al suo dominio, dall’altro colonizza i pianeti strategicamente più importanti e ricchi di risorse.

Ecco che dunque ci addentriamo nel tema della colonizzazione, di cui si è cominciato a parlare già dalla metà del secolo scorso.

Il 21 Luglio 1969 milioni di persone si trovavano incollati alla televisione a guardare Neil Armstrong mentre compiva il suo piccolo grande passo sulla Luna. Da quell’esatto istante il pianeta più ambito del Sistema solare diventava Marte, più piccolo della Terra del 53% e con una gravità uguale a 3,7m/s2. La corsa per raggiungere e addirittura colonizzare Marte era stata già annunciata da Wernher von Braun, poco dopo lo sbarco sulla Luna, per il quale aveva dato un fondamentale contributo. Il progetto venne però abbandonato per motivi più nobili (la guerra in Vietnam!), e questa fu una “fortuna”, se di fortuna si può parlare, perché altrimenti l’equipaggio sarebbe stato bellamente arrostito dalle radiazioni solari.

Oggi il “folle” progetto di Braun è stato rispolverato dalla NASA, la nota associazione spaziale statunitense. Ma prima di inviare uomini su Marte e di abitare il nostro vicino di casa, il team di ricerca americano, ha pensato di spedire alcune sonde sul Pianeta Rosso, affinché perlustrassero ben bene il suolo marziano; e recentemente, a seguito delle conferme ricevute dalla sonda Curiosity (tutt’oggi in esplorazione su Marte), la NASA ha twittato “Acqua!” simulando ironicamente l’urlo di Cristoforo Colombo, che avvista terra dopo la sua lunga traversata dell’Atlantico.

Nonostante tutto però il progetto è attualmente ben lontano dall’essere realizzato, poiché nel complesso verrebbe a costare più o meno 30 miliardi di dollari e risulterebbe piuttosto rischioso e prematuro: necessita infatti di sviluppi tecnici che permettano di vivere su un nuovo pianeta, per non fare la fine di Matt Damon in “The martian”, bloccato da solo su Marte. Inoltre la NASA sta ancora cercando candidati per questa spedizione pionieristica. Per cui, se anche tu da grande vuoi fare l’astronauta, è arrivato il tuo momento!

Ma al di là di queste problematiche ancora irrisolte, forse tra qualche generazione vedremo delle navi spaziali spararsi raggi laser in uno scenario che ci ricorderà molto quello dell’intramontabile Star Wars.

Stay tuned!

Alberto & Federico Edoni