Cara la mia ragazzina

Sei ancora piccola cara la mia ragazzina, i primi avvertimenti: “stai attenta, guarda dove vai, non parlare con gli sconosciuti!”

Generali regole di vita, per femmine e per maschi

Cresci, “non indossare quello, sei sicura di volerti vestire proprio così?”

Ti affacci alla società, non ci dai molta importanza però, non ne comprendi la gravità, è giusto.

Notizie alla TV, “povera ragazza, lui va punito”, un normale crimine, omicidio, uno come tanti.

Cresci ancora, “mamma, ma perché sono uccise così tante donne? Cos’è lo stupro?”, come possono essere questi i discorsi di una ragazzina di appena 11 anni?

Bellissima questa età: esci con le amiche, incontri il tuo primo amore, pensi che duri per sempre e ti senti grande.

Ti stai formando, le tue prime curve! Ne sei così felice, sei DONNA!

Non lo noti solo tu, ma anche loro.

Un fischio di là, un altro di qua, tutto normale, succede sempre, cosa vuoi che sia?

Cara la mia piccola ragazzina, hai scoperto cos’è una molestia.

Non lo capiscono, è un concetto astruso e difficile comprendere un semplice “NO NON VOGLIO, NON MI PIACE!”

La tua volontà, la nostra non conta, se “la carne è carne” si è giustificati.

“Ultime notizie: donna uccisa dal fidanzato! Donna stuprata da un ragazzo!”

Diventano tutti attivisti, tutti ne parlano; telegiornali, politici, giornalisti, ma dopo un mese il rumore è più silenzioso.

Tanto casino, tante frasi che si ripetono uguali da anni. Mai una volta però che siano ascoltate e capite da tutti: si commettono sempre gli stessi errori.

“Anche lei comunque ha colpa, lo ha provocato, come si era vestita? SE L’È CERCATA!”

Ho sempre una domanda, la stessa domanda quando sento qualcuno dire ciò: sul serio pensate che cambi le cose il modo in cui ci vestiamo?

Siamo noi stesse colpevoli di ciò che non vogliamo per un vestito troppo attillato, o una gonna troppo corta?

Una volta ero in bici, sudata fradicia, tornavo da un’uscita, era inverno.

Dei ragazzi mi fischiano.

Come spiegate adesso? Secondo voi avevo un vestito addosso? una gonna corta? profumavo?

No

Non deve esserci UNA giornata contro la violenza sulle donne, ma ogni giorno dovrebbe esserlo.

Il caso di Giulia è l’ennesima dimostrazione che la società non funziona, non è diverso dagli altri, la sostanza è sempre quella: una donna è stata uccisa per la possessività e per l’ossessione dell’ex compagno.

“Non sono tutti così”

è vero, ma aiutami, dimmi di chi mi posso fidare, ti prego, AIUTO! Ormai non lo so più e non lo sai neanche tu.

Cari ragazzi, pensate prima di agire. E non con gli ormoni, ma con la testa, non siamo oggetti, siamo persone.

Ed ecco, cara la mia ragazzina, questa è la società patriarcale in cui viviamo.

“Mamma, ma io non voglio più crescere”

Purtroppo, però, alcune volte, neanche quando siamo piccole siamo al sicuro

Eppure devi sempre essere fiera di essere donna

“Perché?”

Perché da secoli lottiamo, ma non ci arrendiamo mai.

– Anonimo