A stento

Vicoli vuoti, nella bella stagione, hanno conosciuto le tue speranze vane, le tue illusioni vacue

Una farsa ben montata, finita in pianto, annacquata nel vino o nelle risate finte del sabato sera

Ed oggi non ti rimane che un Guccini strausato per passarvi di nuovo e sentirti meno solo nel paletot
Per sentire nelle sue parole che non sei l’unico

Hai rinunciato pure all’ultimo piacere, il saluto
Vi hai rinunciato per non doverti sentire un mendicante, a elemosinare con gli occhi pure quello

Eppure ti resta dei giorni lontani
La sua presenza dolce, che ogni volta ti sconvolgeva dentro
Che ti ostini a non cancellare
in silenzio, dolorosamente
Buttando via anche l’ultimo pezzo di cuore

Ma oggi che le passi di fianco con le labbra serrate e gli occhi bassi, inventati un nuovo Carnevale, prepara una nuova faccia allegra

È questo che vogliono da te, è questo che devi dargli
Quante volte non sei riuscito a trovare nemmeno te stesso?
Ma tu fatti grande, lascia in pegno la dolorosa speranza
Gettala via

Oggi c’è già qualcun altro, e il tuo sorriso ed il tuo pianto non contano più
Se non per una frase di rito dovuta

 

 

Il conte Mascetti