La caduta

Ogni giorno,
ogni volta
Ti sento, ti ascolto.
E ci ricado dentro.


All’inizio la discesa è sempre rosea
lenta,
dolce.
Quasi piacevole.


Ma poi si mostra per ciò che è realmente:
un buco oscuro,
pieno di occhi giudizievoli,
commenti acidi
e cuori agonizzanti.
E lì, il terrore mi investe completamente.


Ogni volta mi perdo nella tua fitta nebbia, nella tua incessante tempesta,

cercando disperatamente un’uscita che mai apparirà.


Ma ormai sto iniziando ad incespicare, sto perdendo le speranze.
Sono stanca.


Stanca di continuare questo cammino che non sta portando a nulla.
Stanca di provare e provare e provare, fallendo ogni volta.
Stanca di questo nulla che ogni giorno mi scava e distrugge il cuore.
Stanca di avvertire quel peso sullo stomaco a causa dell’ansia.
Stanca della solita sequenza di vane medicine che devo ricordare ogni giorno.
Sono stanca di questa lenta e torturante agonia.
Stanca di questo corpo, di questa vita.


Un senso di sfinimento sovrumano sta ormai prendendo il controllo.
Stavolta, non so se avrò abbastanza forza per combattere.
Warr;or