I nostri anni

Come iniziare… Beh, vado dritta al punto. Come tutti, in questo brutto periodo ho avuto modo di pensare molto, forse troppo.
Non so voi, cari amici, ma mi manca addirittura svegliarmi alle 6 del mattino, per poi correre verso la fermata del bus, cercando di non farmi investire dalle auto che passano, correndo letteralmente in mezzo a quelle mura di nebbia che tutti noi conosciamo benissimo, con la torcia del cellulare accesa come a dire alle auto e ai camion davanti a me: “ Hey amici, esisto anche io, vorrei arrivare a scuola viva oggi… sapete ho trecentocinquanta interrogazioni e duecentosettantre verifiche questa settimana.”
Mi manca anche prendere la corriera… oddio, forse quella è tra le cose che mi mancano di meno, ma ammettetelo, se non esistessero quei profumatissimi mezzi di trasporto, saremmo andati molto peggio in diverse interrogazioni, no? E poi, quel rumore di sottofondo con tutte le persone che bisbigliano, mentre tu stai cercando di ripassare prima inglese, poi storia e poi le 836831 eccezioni del latino… non è forse qui che impariamo a sopportare e poi a perdere la pazienza?
Scherzi a parte, a me manca davvero tanto tutto ciò. Per quanto la didattica a distanza possa servire a tenerci quel poco al passo con il programma, non sarà mai bello come trovarsi tutti a scuola.
Lì condividiamo tutto, dall’ansia (che non manca mai), alle gioie, ai pianti, alle soddisfazioni, agli amici. Okay, per molti non sarà proprio il luogo preferito, ma è solo tra quelle mura che si possono condividere certe emozioni.
Ammettetelo, sono sicura che vi manca il profumo di brioches e caffè che vi accoglie ogni mattina. Varcando quella porta non sai mai se quando uscirai, a fine giornata, sarai più felice o triste.
È a scuola che la maggior parte di noi incontra le prime grandi cotte e, permettetemi di dire, molte volte irraggiungibili, sigh ;(
È a scuola che prendiamo in giro il nostro amico perché la sera prima la sua squadra del cuore aveva perso una partita importante, ed è sempre qui che molte volte, se siamo fortunati, troviamo gli amici che resteranno nel nostro cuore per tutta la vita.
Per non parlare poi delle risate che, almeno io, mi sono fatta grazie ai miei compagni di classe mentre discutevano e giocavano al Fantacalcio… davvero.
Sono gli anni del liceo, delle insufficienze, dello stress, dell’ansia, delle notte insonni e del poco tempo libero… ma sono anche gli anni che ci segnano la vita. Sono gli anni delle grandi gite scolastiche, dei laboratori con gli amici, delle pizzate con tutta la classe!
Insomma, non si può sintetizzare tutto ciò che si prova in questi anni… volevo condividere con tutti voi questi miei sentimenti, che, credo, in questo periodo rispecchiano un po’ tutti.
Teniamo duro perché tutto questo finirà! Ci rivedremo presto, pronti a condividere lo stesso menú di sempre: prima portata di ansia, con un contorno di piccole gioie sparse, e con un abbondante dose di stress… che amiamo tanto!
Un saluto a tutti,
Elisa Polato, ragazza a cui manca la scuola 😉