Un vuoto invadente

Sono qui.

Sono di nuovo qui.

Come posso uscirne?

Perché non riesco a scappare?

Mi ritrovo bloccata,

il tempo scorre,

non mi muovo,

sono ferma.

Rimango paralizzata in questo limbo,

in questa sensazione di vuoto,

all’interno.

Mi ricorda l’infinito,

si espande lentamente in se stesso,

più grande,

più cupo.

La mia testa,

solitamente piena di dubbi,

di domande,

si libera, per fare spazio a questo rumore assordante,

che entra in me senza farsi notare,

facendosi trovare pronto.

Pronto a prendere tutto lo spazio che può occupare,

tutto il silenzio che si può percepire.

Perché?

Perché mi sta abbandonando?

Forse non sono abbastanza?

Mi sono impegnata.

L’ho amato.

L’ho amato come non mai.

L’ho amato da morire.

L’ho amato da impazzire.

L’ho amato talmente tanto, da vivere per lui.

Non è bastato?

Perché non è bastato?

Ho bisogno di lui.

Ho bisogno del suo profumo sulla mia pelle.

Ho bisogno del calore delle sue mani sul mio corpo,

che mi stringono,

che mi accarezzano,

che mi sfiorano,

con una delicatezza inimmaginabile,

come se fossi la cosa più fragile in questo mondo.

Ho bisogno delle sue labbra che mi cercano.

Ho bisogno del suo corpo sul mio.

Ho bisogno della mia testa sul suo petto,

per ricordarmi che il suo cuore batte,

che esiste davvero.

Ho bisogno di trovarlo quando mi sveglio di notte,

quando ho la convinzione che sia al mio fianco,

quando sposto il braccio per avvicinarlo a me,

quando apro gli occhi per vedere il suo viso.

Esiste solo il vuoto.

Mi ritrovo sola.

Lacrime bianche scorrono sul mio viso,

portando la speranza via con loro.

Sento il mio naso colare,

è sangue.

Perché esce sangue?

No, non può uscire!

Mi sento stanca.

Ho bisogno che rimanga,

tanto quanto ho bisogno del sangue che esce da me,

che forse,

non è solo quello sul mio viso.

Forse è meglio così,

perché devo continuare a vivere,

se lo facevo per lui?

Mi aveva dato il permesso per andarmene,

volevo farlo,

ma la voglia di passare la mia vita al suo fianco era di più.

Il bisogno

era di più.

E ora?

Perché sono ancora qui?

Perché non riesco a scappare?

blu, 12