Silenzio

Silenzio.
Femminicidi.
Cosa succede?


11 anni sono passati…
Quando mi guardo allo specchio
vedo una ragazza con tanta forza,
con la forza di aver parlato.


Mi guardo e dico: “brava, ce l’hai fatta!”
Aver raccontato a mamma cosa mi era successo
di quei giorni da bambina infranti,
di quelle parole e di quei gesti,
abuso,
famiglia…


25 novembre,
“giornata mondiale contro la violenza sulle donne” sì,
ma non solo quel giorno.
tutti i giorni bisogna ricordalo,
ricordare di non toccare mai una donna.


viviamo in una società bigotta e di mente medioevale,
dove la donna è ancora soggetta a stupri,
omicidi,
violenze
di qualsiasi tipo.


Stereotipi ignoranti,
che pensano tutti allo stesso modo,
che pensano l’uomo più forte.


No, non è più forte,
nessuno dei due è più forte dell’altro:
siamo tutti alla pari.
La legge dovrebbe eguagliarci,
ma non fa altro che distinguerci invece,
ogni giorno.


La paura di camminare da sole,
per strada,
ovunque.


11 anni fa,
una bambina di 6 anni
abusata,
fisicamente e verbalmente,
da un familiare.


Paura di parlare,
di non essere compresa,
di essere presa per bugiarda,
quello che succede quasi ogni giorno.


Certi uomini non accettano la divisione,
non sanno stare da soli.


Un insulto costante è violenza psicologica.


Schiaffi,
urla,
litigi
e infine?
Omicidio.


Cosa risolvi?
Una vita in meno per aver fatto cosa?
Perché sei stato lasciato?


Paura costante,
commenti fuori posto per strada,
fischi come ai cani,
stupro.


Paura di denunciare,
di parlare,
di avere giustizia.
Perché già si sanno le conseguenze
e giustizia non viene fatta.

– Deborah Zagolin 4CA