Bambina di vetro

Mi guardo attraverso lo specchio,
ma non vedo il mio riflesso.
E io piango e piango ancora,
inondando le guance
di lacrime amare,
e rammento:
“singhiozzo ancora una volta,
l’ultima volta e poi basta”.


La bambina di vetro,
sfiora lo specchio
e appoggia la mano minuta sul riflesso.
Sorride con innocenza.


Oh, mia piccola bambina di vetro,
sei così fragile e delicata.
Appoggio la mano sopra la tua più piccola,
dello specchio trasparente.
Sorrido triste,
sussurro solo un altro “scusa”,
l’ultimo di questa giornata.


Oh, mia piccola bambina di vetro,
sei sempre stata così bella,
così dolce e raffinata.

Anonimo