Scrittura 12

Cara Betta,
ricordi quando eravamo bambine, quanto giocavamo all’aperto? Passavamo interi pomeriggi insieme a scherzare, ridere e divertirci. Com’erano belle, invece, le sere d’estate, quando ammiravamo, mano nella mano, il cielo imbrunirsi, lasciando il posto alle luminose stelle. Sembra così distante quell’infanzia ricca di vivaci emozioni che brillavano nei nostri occhi. Quella luce sembra ormai spenta. Non saprei dirti da quanto non la vedo più riflessa nel tuo volto. Forse da quel primo giorno in cui hai iniziato a ignorarmi, che rimane indelebile nella mia memoria. È da allora che sento dentro di me un vuoto che non riesco a colmare. Improvvisamente hai smesso di parlarmi. Frequentavi nuovi amici e compagnie e, in poco tempo, sei cambiata. Ti vestivi, comportavi e anche ridevi in maniera diversa, che, ai miei occhi, sembrava finta. Inizialmente credevo fossi solamente cresciuta finché una mattina, a scuola, non ti ho sentito piangere, chiusa in un bagno e in te stessa. Solo allora ho capito che quella che intravedevo nei corridoi non eri più te, ma la tua maschera. Ma io, a differenza degli altri, non ho mai voluto che la portassi. Da quel momento non ti ho più vista mostrare nessuna debolezza. E ora guardati allo specchio. Sei diventata ormai una donna, bella, forte e intelligente. Ma sai cosa vedo nel tuo riflesso? Non il tuo impeccabile trucco, i tuoi vestiti nuovi o le tue lunghe e curate unghie. Queste cose, che trovo così superficiali, fanno parte solo della tua maschera. Io, invece, intravedo nei tuoi occhi la Betta che conoscevo, spaventata e nascosta per paura di mostrarsi davanti al giudizio degli altri. Non sai quanto vorrei aiutarti dicendoti che ti ammiro e che sei perfetta così, ma so che non mi crederesti. Di una cosa, però, puoi essere certa: non sei sola. Ogni persona nella nostra società indossa falsi sorrisi e maschere, come se, in fondo, ogni giorno fosse carnevale. Il mondo intero ha vere complessità ma dai volti finti. Ti posso però assicurare che nessuno è perfetto come invece vuole far credere. Tutti, io compresa, vogliamo essere accettati, almeno da qualcuno. Ognuno vuole dimostrare di essere abbastanza, agli occhi degli altri ma soprattutto a sé stesso. La realtà in cui viviamo oggi, quindi, è fatta solo di apparenze, come un grande teatro in cui ogni persona recita una parte. Ma se tutti soffriamo, non dovremmo smettere di interpretare qualcun altro ed essere noi stessi? Ci ho provato, ma è più difficile di quel che sembra. Forse semplicemente le persone non sono ancora pronte a rivelarsi tra loro e a mostrare tutti i propri pregi e difetti. Ma sai cosa penso? Che l’importante, alla fine, non è farsi vedere dagli altri per chi si è realmente, ma riconoscersi allo specchio e imparare di nuovo a sorridere davanti al proprio riflesso. Voglio rivedere solamente la luce della felicità risplendere nel tuo volto ancora una volta.
Cara Betta, non dimenticare la bambina che, in fondo, ancora vive in te. Concediti, ogni tanto, di togliere questa tua maschera e respirare, finalmente libera dai giudizi altrui. Non arrenderti alle persone, ma lotta per ciò che credi. E non dimenticare che, in ogni momento, sarò qui, al tuo fianco, per sostenerti.
Che le nostre stelle notturne ti illuminino, sempre.
Con il cuore
La tua amica