Personalmente preferisco quelle opere artistiche a diretto contatto con gli spettatori. La gamma di produzione artistica dei nostri giorni raggiunge picchi ormai altissimi – e con arte intendo qualsiasi produzione creativa fatta per essere vista o consumata da un pubblico. Navigare in questo mare di tutto e di niente può essere sempre più fuorviante, e si finisce per immergersi ed uscirne con la testa riempita di così tante storie e immagini, che ormai l’unica cosa che ci rimane è l’indifferenza.
Motivo per il quale ho pensato di risparmiarvi la faticosa nuotata e di poter condividere oggi un singolo artista che possa accompagnarvi per la prossima settimana. Perché, diciamocelo, a chi non piace guardare qualcosa di bello?
Magari stimolare la curiosità con qualche “pizzicotto” d’arte contemporanea. Visto che non sono un critico e su Rompipagina non posso nemmeno condividere gli sticker di Sgarbi (ne ho almeno tre su Whatsapp, se volete) cercherò di portarvi solamente quello che ha attirato negli ultimi giorni i miei occhi assetati di cose belle.
Luo li Rong
Luo Li Rong, nata nel 1980 in Cina, ha studiato presso l’Accademia delle Arti Changsha. All’età di venti anni si è laureata con il massimo dei voti e la lode alla Beijing Central Academy of Art di Pechino. Dal 2005 si è trasferita in Francia e attualmente lavora e risiede stabilmente a Bruxelles, in Belgio. Alcune delle sue sculture sono state esposte ai giochi Olimpici di Pechino del 2008.
Quello che vi propongo oggi è “La mélodie oubliée” (letteralmente “La melodia dimenticata”), una scultura in bronzo realizzata nel 2007. L’arte di Luo li Rong si ispira a quella rinascimentale e barocca, in commisto alla purezza e semplicità della tradizione orientale.
Le sue opere artistiche sono l’emblema della bellezza e sensualità femminile. I soggetti assomigliano a fate e ninfe dei boschi, con i capelli mossi da una brezza leggera, gli sguardi fieri e le vesti rese estremamente realistiche, a riproporre il tulle accarezzato dal vento.
Rappresenta un punto d’incontro importante tra l’arte occidentale e orientale: da una parte il realismo e la tradizione classica dei nudi femminili, dall’altra la semplicità, la bellezza, la grazia tipiche delle stampe e dei disegni del lontano Oriente.
È impossibile non rimanere estasiati dalla gentilezza delle forme e della composizione, dalla “melodia dimenticata” che sembra venir trasportata via dal vento. La sentite?
La mia assomiglia a flauti fauneschi, cinguettare d’uccellini e il lontano scroscio di un ruscello, ma chissà, questa musa potrebbe essere benissimo in grado di suonare le sinfonie più impensabili, e chi ci dice che dietro a quel volto grazioso e risoluto non si nasconda in realtà un’anima spietata e assassina alla Red Sparrow?
Se volete fare un viaggio tra fiabe e sogni dove le protagoniste sono donne danzati, vesti soffiate dal vento che si aprono a ventaglio, figure sospese in una lontana dimensione, allora le opere di Luo Li Rong sono proprio quello che vi serve – soprattutto quando la vita pesa incredibilmente sulle nostre spalle e abbiamo proprio bisogno di un po’ di sana leggerezza.
Nausika Celnikasi, 5Ac