Arte 01

Il disegno rappresenta un soggetto seduto davanti ad uno specchio sul quale si
riflette una persona priva di volto. La scena è incentrata in una stanza di enormi
dimensioni, quasi vertiginosa, sulle cui pareti sono appese svariate maschere
deformate, diverse l’una dall’altra, ma appartenenti tutte al soggetto principale.
Il tema affrontato nell’elaborato è il concetto pirandelliano di mancanza di
un’unica identità nell’individuo.
Ogni osservatore giudica il soggetto in modo differente portando così alla
coesistenza di idee contrastanti sullo stesso individuo. In questo modo il
soggetto, agli occhi degli altri, sembra disporre di svariate identità (nel disegno
rappresentate dalle maschere), senza poter distinguere una personalità unica da
attribuirsi e non potendo così individuare il suo “io”.
Il soggetto, che può rappresentare quindi ogni singola persona, vedendo allo
specchio una persona che cambia sia a seconda dell’osservatore, sia al variare
del tempo, sia alla situazione in cui si trova, non trova caratteri certi da
attribuirsi e quindi non riesce a distinguere una persona unica nel suo riflesso.
Infatti gli uomini non percepiscono il mondo per com’è davvero, ma per com’è
una volta filtrato dai loro occhi, dalla loro mente, e questo loro punto di vista
può essere alterato radicalmente o parzialmente, ma fatto sta che nessuna
persona conosce davvero la verità: ogni cosa che percepiamo non è altro che
una versione soggettiva del mondo attorno a noi.
Per questo motivo nessuno può veramente conoscere un’altra persona, i nostri
occhi non possono mai cogliere l’interezza di un individuo e quindi finiamo
spesso per idolatrare nullità o ignorare prodigi.


A questo fenomeno non esiste giustizia: infatti non è colpa di nessuno se, non
avendo un volto, tutto ciò che esibiamo al mondo sono maschere.

Dal concorso “Le Maschere” aperto al biennio.