Ti dedico l’infinito

Ondeggio sul filo sottile,
sospeso in un cielo buio e nuvoloso.


Lo sguardo fugge sotto i miei passi
traballanti e incerti,
verso il vuoto,
verso tutto e nulla.


Strizzo gli occhi
agitando con frenesia le braccia,
ogni cosa rotea intorno a me.


Respiro profondamente,
supplicando silenziosamente
il cuore di rallentare,
lacrime calde minacciano di scappare
sulle mie guance gelide.


Devo rimanere in equilibrio.


Non posso scivolare nel vuoto,
non di nuovo,
questa volta nessuno
riuscirebbe ad afferrare la mia mano,
nemmeno me stessa.


Terrorizzata nel cadere,
stanca di vivere.


Caos.


Il mio sguardo ti cerca nel cielo,
uno scintillio supera il muro
di nuvole grigie.


Mi fermo,
percepisco il cuore fare una capriola,
sono in perfetto equilibrio,
senza sforzo,
senza impegno,
senza trattenerne il respiro
e non me ne sono nemmeno accorta,
rapita dalla tua bellezza.


Ho sentito voci,
“l’amore rende deboli, vulnerabili”,
l’amore è di più,
tu sei di più.


Torno lentamente con lo sguardo
verso lo spazio che mi separa
dalla voragine buia sotto ai miei piedi.


I miei occhi scuri osservano il filo.
compio un altro passo,
più spontaneo,
meno studiato.


Sei la ragione
della mia determinazione,
della mia voglia
di scoprire ancora il mondo.


Anonimo