Pensieri e candele

Pensieri:
negativi o positivi,
Sempre pensieri.


Mi lavo e amo le candele.
Le candele intorno alla vasca,
mi rilassano, mi fanno sognare
con De André di sottofondo.


La guerra di Piero,
canzone che mi rilassa,
ma allo stesso tempo mi fa riflettere,
immaginare.


Rilasso i muscoli,
tesi come il filo che sento intorno al collo,
il filo,
la mia famiglia che lo tiene forte.


Sento il gatto,
entra in bagno e mi fa compagnia,
si addormenta sul tappeto,
finché non esco.


Le candele piano piano,
ad una ad una si spengono,
hanno compiuto il loro lavoro:
illuminare e rilassare.


Vorrei essere una candela,
illuminare le persone,
rilassare le persone,
quelle che lo meritano.


Sono una candela,
vengo spenta ogni giorno,
da persone da cui non me lo aspetto,
da persone a me care.


Sento il fuoco dentro di me:
arde,
ma non brucia…
Quello è il problema.


Il mio fuoco
non è alimentato,
semplicemente, si spegne,
piano piano.


Ritorna ad ardere forte,
ho vicino a me una persona a me cara,
forse lo sente anche lei?


No, mi sbaglio, non riesco a farle vedere nulla,
se non la Deborah anaffettiva,
quella che odia l’amore.


Non è così,
sono innamorata,
sia dell’Amor stesso, sia di una persona,
non sembra, ma anche io amo.


Il fuoco che ho dentro,
c’è, mi rende felice,
il fuoco continua ad ardere,
ma ci vuole poco per farlo smettere.


Pensieri, pensieri che si accumulano,
perché sembra che io non riesca ad amare?
Cos’è veramente l’amore?
Sono felice veramente?


A questa domanda non rispondo,
se mi viene posta,
chiedo di cambiare domanda,
non scherzo, non lo so veramente.


So solo che per essere veramente felice,
bisogna essere sé stessi,
bisogna capire chi si è veramente
e capire, trovando sé stessi.


Le candele si spengono,
non c’è più luce,
un po’ come la mia vita,
ma è tempo di uscire e tornare alla realtà.


Deborah Zagolin 3CA