Lui teatro, l’essenza

Bianca o nera,
l’essenziale che avvolge la mia persona
e la trasforma
in due, cento, mille.


Lui, che mi possiede,
mi dona la vita,
mi promette per sempre
lacrime di gioia.


Mi muovo,
poi al centro.
Mai di spalle,
un ultimo profondo respiro.


Luci, vivo e svanisco.
Ieri un anziano,
oggi un’amante,
domani fratello di tragica storia.


Sono stata tradita e traditrice
sono stata vittima e omicida
sono stata lacrime e risa
amata e derisa.


Mille vite ho vissuto
e di tutte quelle ho sofferto i dolori, goduto i piaceri,
con una maschera
che mai vorrei togliere.


Sono disposta ad accoglierti,
sono assetata di vita,
sono pronta a morire,
a rinascere ancora.


Un po’ di memoria, sì,
ma non è questo l’essenziale.
La predisposizione a mutare
e lasciarsi trasportare.


Copione, microfono,
voce, dolore,
amore, passione.
Azione.


E mi consumo
in quella stessa maschera
che mi ha donato la vita
Infinte volte.

Elisa Polato 5AC