I’m broken on the floor

And I’m crying, crying.

Nel mezzo della stanza,

avvolto nella quiete della notte,

il mio corpo scoperto

giace rannicchiato,

sempre più piccolo.

Me lo merito davvero?

È una solitudine brutale questa.

Di giorno porto il sole.

La notte scendo lentamente, appoggiata alla porta.

Mani sul volto.

Dita incastrate tra gli spettinati capelli che sciolti e ribelli formano solidi intrecci su cui appigliarsi.

Le lacrime

squarciano il mio pallido e stanco volto.

Sento freddo.

Il mio corpo trema

nudo sul pavimento ghiacciato.

Ogni respiro appare più faticoso.

Come se qualcuno mi privasse dell’aria.

Come un pesce fuor d’acqua

soffoca lento in un silenzio colmo d’angoscia.

Troppe voci dentro la mia testa.

Urlano.

Ho paura che un giorno sarò così sfinita da cadervi in inganno.

Chiama il mio nome.

Ti prego

allunga la tua mano e alza la mia esile sagoma da terra.

Marchetto Sara 3CA