Da Coco Chanel a Chiara Ferragni: quando lo Snob incontra il Pop

Quando vi ritrovate casualmente a parlare di moda di fronte a voi potreste trovare due tipi di interlocutori: lo Snob e il Pop. Il primo storcerebbe in naso appena intercettato l’argomento, ma successivamente sarebbe in grado di elencarvi per filo e per segno quali abiti di Coco stessero meglio a Jacqueline Kennedy. Il secondo sbloccherebbe il suo nuovissimo Iphone 6s Plus e inizierebbe a mostrarvi le foto degli ultimi dieci outfit caricati da Chiara quella giornata. Entrambi i personaggi vi diranno comunque che le due sono delle Icone di Stile, assolutamente da imitare.
Ma quindi, cosa mai avranno in comune la regina delle passerelle d’alta moda e la blogger più potente del momento per essere insignite dello stesso titolo? Cos’ha Chiara che Coco non aveva. E cos’aveva Coco che Chiara oggi non ha? Bhe, Chanel certamente non aveva Instagram per postare le sue prime creazioni e Chiara non possiede le manine fatate per cucire una sua vera a propria collezione di suo pugno. Sicuramente Coco non otteneva contratti multimiliardari per un’ora di fotografie con indosso abiti non facenti parte del suo atelier e Chiara non è mai entrata in nessun circolo letterario per far conoscere le sue doti. Entrambe però arrivano alle grandi masse, anche di non addetti ai lavori, come esempio della donna che sa portare la moda sul palmo di mano, utilizzando non il suo corpo, come una mera modella qualsiasi, ma il proprio nome. La prima ha fatto del suo sogno un lavoro, la seconda ha trasformato l’hobby preferito dalle adolescenti negli anni zero, quale postare sui social il famoso “selfie” allo specchio, in un merchandising per ricchi. Tutte e due hanno comunque costruito un impero su ciò che sapevano fare meglio: Coco cucire abiti di alta sartoria facendo sognare le donne parigine e Chiara indossare alta moda , mischiando stili e marchi che mai prima, chi frequentava le passerelle, avrebbe osato accostare. Dobbiamo ricordarci comunque che Chanel é stata una stilista e non un’indossatrice, perché ammettiamolo, quello é il lavoro di Chiara: girare il mondo facendo servizi fotografici per marchi dell’haute-couture e aggiornare periodicamente tutti i suoi social, ricordandoci sempre che si trova in un posto sicuramente migliore di quello in cui ci troviamo noi in quel momento. L’insalata Bionda (come lei stessa si é soprannominata) fa questo strano lavoro che tutti al giorno d’oggi, per la diffusione dei social, sembra siano in grado di fare: la Fashion Blogger, dato che postare foto di se stessi in rete non è mai stato così semplice come in questi anni. Come detto prima é stata effettivamente la prima a portare avanti e a dare una svolta fondamentale a questo pseudo-lavoro che consiste nel curare un diario di rete, in cui il blogger in questione gestisce uno spazio personale per proporre il suo gusto, il suo pensiero sulla moda e i nuovi trend. Se gestito con amore e passione questo diario social, diventa un lavoro vero e proprio, come di fatto é successo per la prima volta a Chiara che da lì, ha aperto la strada alla marea umana di ragazzi e ragazze che periodicamente si riversano nelle strade milanesi durante le settimane della moda, per cercare di farsi immortalare e conoscere il più possibile, avendo come obbiettivo la vita di Chiara e ovviamente un contratto con qualche casa di moda. Queste due giovani e potenti donne hanno e stanno lasciando un impronta significativa nel mondo della moda, nonché tracciando il bilancio di un cambiamento sociale che, volente o nolente, ci riguarda tutti. Prima Chanel era considerata la donna per eccellenza, colei che a dispetto degli uomini non si faceva mettere i piedi in testa e che continuò imperterrita nella creazione dal nulla di uno dei più grandi marchi mondiali della moda, in un periodo in cui l’emancipazione femminile era solo una leggera brezza che si diffondeva tra i salotti borghesi. Ella rappresentava la forza e la tenacia e al contempo la grazia e l’eleganza, con l’aggiunta di un pizzico di snob e altezzosità che mai hanno guastato alla figura di una donna così consapevole di sé da diventare essa stessa, con il suo solo nome, il marchio di un’epoca, oltre che di una casa di moda, che vive tutt’ora. Chiara oggi rappresenta invece la briosità, il popolare che piace a tutti, che mette d’accordo madri e figlie, veloce da captare e facilmente seguibile. Ella incarna il mondo che stiamo toccando con mano e vivendo sulla nostra pelle, quello sempre collegato, sempre on line, che di ogni momento immortala ogni singolo frame in pixel ma che spesso si dimentica di viverlo realmente; rappresenta la voglia dei giovani di uscire dai vecchi schemi, di prendere un sogno e farne il loro lavoro, ma simboleggia anche un élite di giovani che ce la fanno, mentre altri, per le regole del mercanto, non ce la faranno mai.
In sostanza Snob e Pop, così lontani come concetti ma anche cosi complementari, sono personificati da queste due bellissime donne, Coco e Chiara, che rappresentano il modo di vivere che cambia e muta ma che ha sempre bisogno di un punto fisso su cui focalizzare l’attenzione e da cui prendere ispirazioni, di un icona appunto. Oggi, come ormai cento anni fa, Chiara rappresenta quello che Coco rappresentava: la femminilità e l’eleganza, la voglia di sentirsi apprezzate non solo per il proprio corpo, ma anche per quello che c’è dentro, ed un vestito é il modo migliore per presentare l’intero pacchetto, sentendosi belle per chi si ha davanti, ma soprattutto per sé stesse.

Angela Vettorato_